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Sollecito si racconta in tv: «Esiste una lobby di forcaioli. Nessun dubbio sull’innocenza di Amanda»
L’ingegnere biscegliese ospite di “Otto e mezzo” su La7 presenta il suo libro intervistato da Lilli Gruber
Un’intervista a cuore aperto, quella della giornalista Lilli Gruber a Raffaele Sollecito, nella puntata della trasmissione “Otto e mezzo” in onda martedì 6 ottobre su La 7. Sollecito, in studio insieme allo psicologo Paolo Crepet, ha raccontato la sua esperienza confrontandosi anche con l’ex magistrato Gherardo Colombo.
Il giovane ingegnere biscegliese, assolto definitivamente dalla Corte di cassazione per l’omicidio di Meredith Kercher, si è scagliato contro «gli inciampi del sistema giudiziario» e i media «che hanno dato man forte agli errori» sottolineando che «l’opinione pubblica non è così garantista, è influenzata dai giornali che a loro volta ne vengono influenzati: esiste una lobby di forcaioli».
Nel mirino di Sollecito sono tornati gli errori compiuti nel corso delle indagini. Riguardo la sentenza, egli ha affermato: «Giustizia è stata fatta nel modo più completo. Siamo giunti all’obiettivo di determinare la mia estraneità ad innocenza a questo reato ma il problema è che sono passati otto anni per definire quello che era chiaro fin dall’inizio». Sollecito non ha nascosto tutta la sua amarezza per aver visto la sua vita privata violentata come la sua esistenza: «Le persone che non hanno seguito bene la storia si sono fidate ciecamente della stampa. La mia paura è che tutto quello che è successo a me possa succedere in futuro anche a qualcun altro e vi assicuro che non è facilmente superabile».
Alla domanda della conduttrice («Raffaele, lei giurerebbe sull’innocenza di Amanda?»), Raffaele Sollecito ha risposto: «Giurerei per i miei genitori, non per altri. Ma non ho dubbi sull’innocenza di Amanda».
Lo scorso aprile tutte le accuse contro di lui, e contro la sua presunta complice Amanda Knox, sono cadute e Sollecito ha deciso di raccontarsi in un libro, intitolato “Un passo fuori dalla notte“, nelle librerie da martedì 6 ottobre. In 240 pagine il giovane ingegnere parla della sua infanzia, delle sue esperienze e anche di quanto accaduto la tragica sera del primo novembre 2007, quella in cui Meredith morì.
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