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SINDACO, ABOLISCA I FUOCHI DI ARTIFICIO RUMOROSI
Una lettera aperta, per far si che Bisceglie Festiva sia davvero una festa per tutti, inclusi gli amici a quattro zampe che, pur addomesticati alla vita di città, soffrono le conseguenze dell’antropomorfizzazione spinta. L’inquinamento acustico – i cosiddetti “botti” – sono il primo tra gli incubi dei padroni e dei loro compagni di una vita. E se ogni anno si contano in Italia 5.000 vittime di infarto a Capodanno, non minori sono le preoccupazioni per le altre feste comandate in cui i fuochi d’artificio spettacolarizzano la celebrazione collettiva. L’invito della lettrice, padrona di un magnifico cane pastore, in forma di lettera aperta, è rivolto direttamente al primo cittadino, affinché abolisca l’usanza di adoperare fuochi di artificio rumorosi quale richiamo alla festa.
Illustrissimo Sindaco,
innanzitutto La ringrazio per le tante attività che ha coordinato e pianificato, a sole poche settimane dal suo insediamento: sicurezza, igiene, eventi.
Le scrivo a proposito della lodevole iniziativa “Bisceglie Festiva 2013”: ben due mesi di eventi.
Tuttavia, Le voglio rinnovare il mio appello: abolisca e vieti l’uso dei fuochi d’artificio.
Cani e gatti muoiono di paura.
L’uso dei “botti” è un cattivo costume, fanno vittime innocenti: i nostri animali.
Secondo l’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) sono migliaia gli animali che, ogni anno, perdono la vita a causa dei botti e centinaia gli incidenti causati da animali fuggiti ed in fuga spaventati dai botti.
Lo scoppio dei fuochi artificiali causa agli animali danni inimmaginabili.
Come Lei forse saprà le facoltà uditive degli animali sono di gran lunga superiori a quelle umane, per cui il fragore provocato dai festeggiamenti del periodo della Festa Patronale, come di Capodanno ha, inevitabilmente, conseguenze drammatiche per loro, ignari di quanto stia realmente accadendo.
Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio.
Non sono forse i proprietari di cani e gatti cittadini da rispettare?
Non sono forse vite animali da rispettare?
Gandhi diceva: La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali.
Numerosi Comuni italiani si sono recentemente dotati di regolamenti o vere e proprie ordinanze anti-botti, e voglio augurarmi che questa tendenza possa crescere ancora. (circa 300 hanno emesso ordinanze di divieto assoluto, a salvaguardia dei nostri amici animali oltre che a tutela dell’incolumità degli stessi cittadini)
Mi appello a lei, Signor Sindaco, affinché sia presto emanata un’ordinanza … e si utilizzino solo I “fuochi d’artificio senza botti”, spettacoli artificiali di luci e colori, fuochi d’artificio piromusicali! Ma i BOTTI NO!
Si tratterebbe di un gesto di civiltà che potrà salvare molte vite, la fine di una “tradizione” che gli animali pagano da sempre a caro prezzo ma senza privare i cittadini dello spettacolo di luci nel cielo.
Nell’augurio che questa mia richiesta possa essere accolta Le porgo distinti saluti.
Gabriella Mancino
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Chi è Serena Ferrara
Giornalista pubblicista dal 2005, pianista nella sua prima vita, dirige "La Diretta nuova" (oggi mensile cartaceo "Bisceglie in Diretta") dal 2008 e www.bisceglieindiretta.it dalla sua nascita. Impegnata nel volontariato, cameraman, si occupa anche di comunicazione istituzionale e di grafica
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