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Giornata nazionale del dialetto: studenti a scuola di vescègghiese
Per il quinto anno consecutivo – uno in più di quelli che conta la celebrazione istituita dall’UNPLI – La Canigghie (l’accademia della Crusca in versione biscegliese) ha festeggiato la Giornata Nazionale del Dialetto. O meglio la sua anteprima.
Ha deciso, difatti, di coinvolgere con un giorno di anticipo rispetto alla serata “ufficiale”, in programma per domenica 17 gennaio (Circolo Unione, 0re 19.00), gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, in una pubblica lezione di approccio alla lingua locale. Obiettivo: riuscire ad appassionare i giovani alla lingua che hanno geneticamente ereditato, prima che diventi un gergo incomprensibile per tutti. E così, cercare i successori di questo esperimento di salvaguardia che va avanti da decenni.
L’iniziativa si è svolta per la prima volta in una scuola: l’auditorium dell’IISS Dell’Olio che ospiterà da ora in poi anche la sede della Canigghie.
«Perché salvare il dialetto biscegliese? – hanno spiegato il presidente Tommaso Fontana e il vicepresidente Nicola Gallo? – Perché contiene tradizioni e valori che nel tempo dimentichiamo e che tra meno di vent’anni potremmo perdere del tutto».
Accompagnati dal flauto del m° Claudia Lops, i lettori Nicola Ambrosino, Natale Di Leo, Nicola Gallo, Anna Lozito, Demetrio Rigante e Antonio Todisco, hanno offerto un saggio delle potenzialità du vescègghiese. Oggetto delle loro declamazioni, le liriche tratte dall’ultimo volume di Demetrio Rigante “Addaure de còse”, le cui copie sono state messe a disposizione del Comune di Bisceglie per essere distribuite ai partecipanti.
La pubblicazione – opera quinta dell’autore biscegliese – è un affascinante compendio sulla versatilità del dialetto biscegliese: perfetto per raccontare con ironia squarci di vita semplice, poetico a sufficienza per delineare con delicatezza i contorni della nostalgia per la terra natale, in grado (e qui Rigante si supera, mettendosi a tu per tu con i classici della letteratura italiana) persino di tradurre il Cantico delle Creature o la Divina Commedia. Il libro offre anche un piccolo codice lessicale per la decrittazione delle espressioni dialettali.
Oltre a fare cultura “delle radici”, i fautori della Canigghie sono riusciti a strappare al sindaco Francesco Spina, la promessa di un contributo in favore della cooperativa Uno Tra Noi (alla cui causa contribuisce anche Addaure de còse), utile a sovvenzionare l’acquisto di un automezzo per il trasporto di persone con mobilità ridotta.
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Chi è Serena Ferrara
Giornalista pubblicista dal 2005, pianista nella sua prima vita, dirige "La Diretta nuova" (oggi mensile cartaceo "Bisceglie in Diretta") dal 2008 e www.bisceglieindiretta.it dalla sua nascita. Impegnata nel volontariato, cameraman, si occupa anche di comunicazione istituzionale e di grafica