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BLOG | La tariffa puntuale e il peccato originale nella gestione dell’igiene urbana
È stato già scritto e spiegato qui che per legge ci sono servizi dal comune che devono avere la completa copertura finanziaria tramite la relativa entrata tributaria.
A dispetto degli obiettivi a cui mira l’Ambito di Raccolta Ottimale (Aro) che vede Bisceglie in associazione con Barletta e Trani per avere un gestore unico con conseguente risparmio sui costi, il Comune ha scelto di affidare il servizio di igiene urbana con una gara d’appalto che aveva una base d’asta notevolmente più alta rispetto alla quota di costo stimata dai dirigenti dell’Aro per la città nell’ipotesi del gestore unico per i tre comuni.
La copertura finanziaria per l’igiene urbana, si sa, è data dalla tassa sui rifiuti ora chiamata Tari. A Bisceglie hanno fatto così: un appalto con costi elevati e poi coperti con l’aumento della Tari che tanti cittadini hanno subìto. I costi del servizio così alti sono stati giustificati con un altrettanto notevole aumento del personale attraverso numerose e recenti assunzioni da parte della Camassa, la società che quell’appalto ha vinto.
Sempre qui è stato spiegato come è formata la Tari: parte fissa e parte variabile. Con la parte fissa (circa un quinto della somma complessiva da pagare) si coprono i costi di spazzamento e lavaggio strade, con la parte variabile invece tutto il resto come raccolta, smaltimento, raccolta differenziata, trattamento e riciclo.
Vista l’approvazione recente in Consiglio comunale, se dovesse essere introdotta la tariffa puntuale (ognuno paga per i rifiuti indifferenziati prodotti e appositamente pesati o misurati), il gettito fiscale a compensazione dei costi, si ridurrebbe notevolmente. Ora dunque la domanda di fondo è la seguente: con quali soldi si andrà a pagare tutto quel personale assunto di recente? Ci sarà un aumento della quota fissa della Tari?
Qui più che scontare una tassa a carico dei cittadini, c’è da scontare il peccato originale di pretendere di offrire un servizio migliore semplicemente aumentando il numero degli addetti.
Il Sindaco ha dichiarato che il contratto con la Camassa è ancora in una fase di esecuzione anticipata, ovvero non c’è un affidamento definitivo. Nella gestione del servizio di igiene urbana dunque, si potrebbe rivoluzionare tutto, a partire da una ipotizzabile estromissione dell’attuale gestore su cui ognuno può dare il proprio giudizio circa la qualità e l’efficienza del servizio svolto. Una cosa è certa: qualunque sarà la scelta sulle modalità future per affrontare il problema dei rifiuti a Bisceglie, e quella della tariffa puntuale appare la strada migliore già auspicata qui, non si potrà ancora ricorrere ad altre assunzioni.
La tariffa puntuale a Bisceglie assume anche questo valore: la politica locale quando pensa alle soluzioni per l’igiene urbana, deve pensare a cosucce come ambiente ed economia e non a opportunità per far assumere amici e conoscenti.

Chi è Mario Lamanuzzi
Da oltre 25 anni si occupa di giornalismo locale. Cofondatore de "La Diretta", nel 1999 ha fondato “Bisceglie quindici giorni”, dirigendolo fino al 2003. Ha diretto, in passato, anche i portali Bisceglielive e Molfettalive.