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A Bisceglie una piccola Expo: ecco il percorso multisensoriale “Dalla terra al mare”
È una EXPO in miniatura nata per celebrare i prodotti tipici di terra e mare. Un “padiglione” tutta arte, poesia e tecnologia, collocato in una casa torre medioevale che fa parte del complesso di edifici accorpati a Palazzo Tupputi.
Il percorso multisensoriale «Dalla terra al mare», viaggio tra passato, presente e futuro del gusto tradizionale, sarà inaugurato martedì 16 febbraio alle ore 16:30. Il taglio di nastro alla presenza delle autorità avverrà a palazzo Tupputi, con ingresso in via arco San Leonardo.
Realizzato dal GAL Ponte Lama con le misura 421 e 313 con il GAC Terre di Mare, conta sette stanze (di cui un laboratorio per bambini) articolate su tre piani e racconta emozionalmente la storia dell’olio, della mandorla, della ciliegia tipica, dell’uva da tavola, del pescato locale e del sospiro biscegliese. Al piano terra, gli spazi dedicati ad acquisto e degustazione, ai piani superiori ricordi, foto storiche, installazioni, opere d’arte legate a produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti.
Unico nel suo genere in Puglia, il percorso è frutto del lavoro intenso (è stato messo in piedi in appena tre mesi) e sorprendente del project manager Piero Cosmai, del visual design Piero Di Terlizzi e dello scenografo Francesco Gorgoglione.
Hanno realizzato tutto il corpus di videoinstallazioni artistiche, sotto la direzione sapiente di Antonio Musci (direttore del Laboratorio urbano di Palazzo Tupputi), gli artisti Giuseppe Boccassini, Raffaele Fiorella, Antonello Matarazzo, Davide Pepe e il compositore Gabriele Panico. I racconti fotografici sono invece a cura di Cosmo Mario Andriani e Tomas di Terlizzi e si avvalgono delle foto storiche messe a disposizione da Luigi Palmiotti e Tommaso Fontana.
Clara Patella insieme ai contributi storici della guida turistica Giovanni Di Liddo e di Giuseppe Losapio, hanno strutturato un solido impianto storico culturale che si concretizza in didascalie che guidano il visitatore a conoscere i prodotti tipici e a valorizzare l’identità territoriale locale
Il minuzioso lavoro grafico è stato curato da Vito Consalvo e Saverio Randolfi.
«Visitandolo è impossibile non avvertire il richiamo della tradizione e delle origini – afferma Giovanni Porcelli, direttore del Gal Ponte Lama. – La rivalutazione del passato si pone come opportunità di sviluppo per il futuro: non a caso è stata allestita anche un’aula didattica interattiva che ben si presta a collaborazioni con gli Istituti Scolastici».
Una realtà di cui andare, insomma, orgogliosi e che ci si attende possa essere aperto al pubblico tutti i giorni, dopo la consegna ufficiale alla città e che, come un museo che si rispetti (e come prevedono i bandi del GAL), possa essere dato in gestione tramite bando di gara, ad associazioni o cooperative che presentano il progetto migliore al prezzo più consono.
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